Maurizio Cattelan – America anno 2018

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Maurizio Cattelan – America anno 2018

Non si tratta di uno scherzo, quello che ho postato non e’ un cesso, o meglio lo e’, ma e’ anche un’opera d’arte costosissima, placcata in oro 18k dell’ italiano Maurizio Cattelan, uno dei piu’ controversi artisti contemporanei. E’ esposto al Guggeneim museum di New york e la gente attende ore in coda per poterci cagare o pisciare dentro e farsi un bel selfie.
Arte partecipativa si chiama quest’arte che coinvolge il pubblico, secondo una formula che prevede che l’individuo diventa lui stesso opera d’arte nel momento in cui entra in simbiosi con l’opera. Ci sono altri artisti internazionali che oggi spopolano con simili coinvolgimenti, con le piu’ strane trovate per far partecipare il pubblico, ma basti quest’opera come esempio che valga per tutte. Il riferimento all’orinatoio di Duchamp del 1917 e’ evidente, in ogni caso penso a quei malati di mente che si mettono in coda per immortalarsi seduti sopra con le braghe calate. A questo punto allora credo che si, Cattelan sia effettivamente un genio ad arricchirsi sfruttando la stupidità della gente; riesce con un’idea, uso un eufemismo,”originale”, a far pagare al Guggenheim fior di quattrini e coinvolgere piu’ persone, rispetto a quelle che in quel momento potessero essere ad ammirare una qualsiasi altra opera d’arte in un qualsiasi altro museo al mondo, Gioconda di Leonardo compresa. Sul significato Cattelan e’ stato quanto mai evasivo, i critici si arrampicano sugli specchi definendola una critica all’eccessiva ostentazione di potere e ricchezza degli Stati Uniti. Su quest’opera esiste pure un aneddoto. Trump aveva chiesto al muso in questione il prestito di un’opera di Van Gogh per impreziosire una sala della casa bianca, per il periodo del suo mandato. E’ una consuetudine che i presidenti americani chiedano il prestito di opere, ad esempio Kennedy ebbe in prestito un’opera di Delacroix e Obama una di Rothko ed un’altra di Jasper Johns. Nel caso di Trump, invece, la curatrice del museo avrebbe glissato sulla proposta del presidente argomentando sull’eccessiva fragilita’ dell’opera di Van gogh ma avrebbe proposto in cambio il prestito dell’opera di Cattelan a tempo indeterminato. Pare che Melania abbia declinato l’offerta e di conseguenza non se ne sia fatto nulla.

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